La Processione della "Real Maestranza" conserva nel suo interno un immenso valore storico per la città di Caltanissetta, stratificato nel corso dei secoli. Cercarne le origini è qualcosa di complicato, essendo esse antichissime.La Maestranza ha avuto un fiorente periodo nel medioevo, avendo il privilegio di affrontare diversi incarichi amministrativi e politici della città; era guidata da un capitano detto "Magistrato del Popolo" che aveva, tra l' altro, il potere di scarcerare un condannato a lieve pena, che esercitava proprio il Mercoledì Santo.
La Maestranza per secoli ha badato alla retta amministrazione cittadina, influendo sui problemi di tutela della dignità dell' uomo, cercarono di imporre alla cittadinanza le prime regole comportamentali dando luogo, d'altronde, a parecchie lotte interne e disordini.
Lo Stato però non sostenne a lungo queste corporazioni che, avanzando pretese politiche, intralciavano il governo del potere, e vennero dunque soppresse, dopo secoli di esistenza, nel 1782 dal Vicerè Carracciolo.
Nonostante non avesse più poteri, la Maestranza volle rimanere in vita sotto forma di congregazione religiosa di Maestri d' arte, e nella processione del Mercoledì Santo accompagna la processione Eucaristica.
Per diverso tempo il Capitano ha conservato molti dei suo poteri, che oggi ha perso completamente. Nonostante questo, il titolo del Capitano, che durante la Settimana Santa è il rappresentante del popolo, è ancora oggi molto ambito; il Capitano ha anche il privilegio di diventare Cavaliere, prima del Regno, oggi della Repubblica.
La Maestranza, come è gia stato detto, acquistò il titolo di "reale" nel 1806, grazie alla visita di Ferdinando IV di Borbone. Tra gli elenchi dei capitani negli ultimi due secoli si sono riscontrati mestieri oggi quasi scomparsi; facevano parte della Real Maestranza anche gli Stovigliai, gli Scalpellini, i Tegolai, i sarti, i Pastai e i Mugnai.
Nel 1849 gli antichi vessilli furono requisiti dai Borboni e sin dal 1860 furono contrassegnati da un nastro tricolore per l'imposizione degli stessi. Un importantissimo evento si è verificato nel 2001, quando i rappresentanti delle varie categorie artigiane, con il Capitano in carica quell'anno, sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica che, desideroso di conoscere la Real Maestranza, li ha accolti nel Palazzo del Quirinale.
Per diverso tempo il Capitano ha conservato molti dei suo poteri, che oggi ha perso completamente. Nonostante questo, il titolo del Capitano, che durante la Settimana Santa è il rappresentante del popolo, è ancora oggi molto ambito; il Capitano ha anche il privilegio di diventare Cavaliere, prima del Regno, oggi della Repubblica.
La Maestranza, come è gia stato detto, acquistò il titolo di "reale" nel 1806, grazie alla visita di Ferdinando IV di Borbone. Tra gli elenchi dei capitani negli ultimi due secoli si sono riscontrati mestieri oggi quasi scomparsi; facevano parte della Real Maestranza anche gli Stovigliai, gli Scalpellini, i Tegolai, i sarti, i Pastai e i Mugnai.
Nel 1849 gli antichi vessilli furono requisiti dai Borboni e sin dal 1860 furono contrassegnati da un nastro tricolore per l'imposizione degli stessi. Un importantissimo evento si è verificato nel 2001, quando i rappresentanti delle varie categorie artigiane, con il Capitano in carica quell'anno, sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica che, desideroso di conoscere la Real Maestranza, li ha accolti nel Palazzo del Quirinale.
- Testo tratto da "I Riti della Settimana Santa a Caltanissetta" di Francesco Miceli.
- Foto tratta dal sito "Processione dei Misteri di Trapani".
